INTERVISTA DEL PAPA AL GIORNALE EL PAIS :Non sono cambiato perché cambiare a 76 anni è come truccarsi”.
Stiamo vivendo una terza guerra mondiale a pezzi e siamo in una “economia che uccide”
il clericalismo è “il male peggiore che può avere oggi la Chiesa”: un pastore anestetizzato si difende dalla realtà concreta del mondo e diventa un funzionario. “Una Chiesa che non è vicina non è Chiesa. E’ una buona Ong o una buona e pia organizzazione di gente che fa beneficenza, si riunisce per prendere il tè e fare beneficenza … però ciò che identifica la Chiesa è la vicinanza: essere fratelli vicini”. “Vicinanza è toccare, toccare nel prossimo la carne di Cristo”. Come dice il capitolo 25 del Vangelo di Matteo: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare…”.
La rivoluzione la fanno i santi
Critica il fatto che si parli “con facilità della corruzione della Curia Romana”. “C’è gente corrotta” – sottolinea – ma ci sono anche molti santi, persone “che hanno trascorso tutta la vita servendo la gente in modo anonimo”. “I veri protagonisti della storia della Chiesa sono i santi”, sono quelli che “hanno bruciato la vita perché il Vangelo fosse concreto. E questi sono quelli che ci hanno salvato: i santi”. Questa è la vera rivoluzione, quella dei santi. E i santi sono anche i padri, le madri e i nonni che lavorano ogni giorno con dignità e con la loro vita portano avanti la Chiesa. La definisce “la classe media della santità” e “la santità di questa gente è enorme”.